Sul Riformista di oggi, Gianni Cuperlo scrive una magnifica replica a Claudio Fava, e spiega le ragioni del suo voto in Parlamento sulla vicenda Cosentino. Ma la ragione per cui ve la linko sta nelle ultime, straordinarie righe della lettera, nella rivendicazione di quello che da quindici anni a questa parte, dalla discesa in campo di Berlusconi, era ed è diventato quasi un insulto. Insomma: una specie di coming out, di questi tempi. Bravo.
Memorandum
CONTINUARE SPINOZA
Twitter
Tweet da adinolfimassimoPost più letti
Archivi
- adinolfi Antimafia Bassolino berlusconi bersani campania centrosinistra chiesa Cinque stelle Cinquestelle cristianesimo cuperlo dalema de luca De Magistris democratici democrazia Di Maio elezioni Emiliano Enrico europa fede filosofia filosofia - articoli Forza Italia Francia Garantismo Gentiloni giustizia giustizialismo governo grillo hegel Heidegger Italia italianieuropei Kant laicità lega legge elettorale M5S marx Mattarella Mdp metafisica Mezzogiorno monti Movimento Cinque Stelle napoli obama occidente Orlando partiti politici partito democratico Pd politica populismo primarie red tv referendum renzi riforma costituzionale roma Salvini scuola seconda repubblica severino sinistra Sud Unione europea veltroni verità Vincenzo De Luca Woodcock
sarà splendida, questa replica, ma a me dice che è page not found (o sta in questo la genialità? 🙂
http://media.mimesi.com/cacheServer/servlet/CNcacheCopy?file=pdf/200901/31/0293_binpage4.pdf&authCookie=-139965890
(e comunque: cvd)
Davvero magnifico. Il pensiero corre spontaneo ai poveri Lima, Ciancimino, Craxi, la cui unica colpa è stata di vivere in un’epoca in cui Cuperlo non era lì a difendere le istituzioni. Per fortuna adesso c’è. E questo Claudio Fava, bisognava proprio che qualcuno gli spiegasse cos’è un cronista che si occupa di mafia, e quanto male fa sbregando le istituzioni!
girolamo
Ma caro Girolamo, credi tu che Cuperlo fosse preoccupato dello sbrego alle istituzioni fatto da un giornalista, o da cento giornalisti, o delle forme proprie di una democrazia liberale?
A parte non capire perché un partito che cerca di accreditarsi come “sinistra” debba cercare di annacquare e svilire la democrazia con l’attributo “liberale” (e non è una mera questione di termini), il comportamento di Cuperlo (e del PD) mi sembra nocivo per la democrazia tanto quanto quello del governo al quale dice di opporsi (tra un’astensione e l’altra).
Questa è una manifestazione del tutto legittima della tua opinione, ma non c’entra gran che col tuo commento precedente