Spinto da un insano impulso (ma anche da qualcuno), ho guardato un po’ quel che si dice del referendum elettorale sul sito dedicato. E’ in via di spegnersi la polemica sull’election day, cioè su abbinamento sì o abbinamento no fra referendum ed europee (ma anche uno splendido abbinamento quasi), e perciò è ora che capisca bene "che cosa succederebbe al sistema politico italiano se venisse approvato il referendum". Leggo (e approssimativamente commento, tra parentesi quadre]:
"L’approvazione del referendum produrrebbe un radicale rinnovamento dell’attuale sistema elettorale – e, attraverso quello, del sistema politico –" [questo è vero. Ma come sarebbe, il sistema elettorale e politico rinnovato? I refendari assicurano che sarebbe] "in grado di assicurare all’intero contesto politico più trasparenza [e perché? Guardate il parlamento italiano: c’è nulla che non sia oggi, elettoralmente e politicamente, trasparente? Non si capisce chi è maggioranza e chi è opposizione?], agli schieramenti più unità [Gli schieramenti attuali non sono sufficientemente uniti? Mettere tutti dentro un’unica lista assicura unità alla lista?], ai cittadini più opportunità di spendersi per far valere le proprie capacità e meriti [questa mi è del tutto incomprensibile]. L’eliminazione del frazionismo e dello sbriciolamento della rappresentanza, garantirebbero una ristrutturazione profonda del sistema dei partiti [all’anima!: L’unica cosa che si è ristrutturata sono proprio i partiti: sono nuovi di zecca, ed è difficile affermare che siano migliori dei precedenti]. I quali sono sempre più avvitati su se stessi e stentano ad operare qualsiasi ricambio [vorrei però capire in che modo questo referendum assicurarebbe il ricambio dentro i partiti: a me pare in nessun modo].
Selezionano le proprie classi dirigenti in base a criteri poco trasparenti che spesso non hanno nulla a che vedere con il merito, le capacità o la passione disinteressata [ho capito: questo non è un referendum: è una bacchetta magica!].
I partiti, inoltre non riescono a realizzare l’unità negli schieramenti, con una strisciante, continua guerra di posizione ed uno scontro di paralizzanti veti incrociati, all’interno delle coalizioni".
E’ inutile che continui: i referendari si sono dimenticati di aggiornare il loro sito, e parlano come se il sistema politico ed elettorale non fosse mutato dal 92′ ad oggi, e in particolare come se non si fosse votato nel 2008.