Devo darvi una notizia buona e una cattiva. La notizia buona è che siete Picasso, Pablo Picasso, e ancor prima dell’età del giudizio siete arrivati in cima alla tradizione accademica: vostro padre vi ha messo matita e pennelli in mano, e voi non avete mai smesso di dipingere. Tutto quello che c’era da sperimentare del passato dell’arte è già stato da voi sperimentato, digerito, infine espulso.
La brutta notizia è che dinanzi a voi non è rimasta che un’alternativa, l’alternativa dinanzi alla quale ha finito col trovarsi l’arte europea ai nastri di partenza del secolo ventesimo. Anzi proprio nel 1900: quando, in agosto, muore dopo anni di malattia Friedrich Nietzsche, il filosofo del nichilismo («i valori supremi perdono ogni valore. Manca il fine. Manca la risposta alla domanda: perché?»), e in ottobre un baldanzoso giovanotto di Malaga arriva a Parigi: Picasso, per l’appunto.
Qual è l’alternativa? (continua qui)