Domanda: è dal diritto alla libertà religiosa che consegue l’introduzione del principio di laicità dello Stato, o viceversa dall’introduzione del principio di laicità che scaturisce il diritto alla libertà religiosa? E cioè, se capisco: siccome lo Stato dice: io non faccio mia alcuna confessione, segue che ciascuno fa come vuole. Oppure ciascuno dice: a me tocca di professare quel che voglio dunque tu Stato devi essere laico?
(Sono disposto a comprendere le ragioni di mons. Betori su questo, ma non su tutto il resto).
P.S. Questo post vale come l’argomento richiesto da Malvino