Il professore Adinolfi

Martedì, ore 19.05: il professore Adinolfi osa entrare nel suo studio, sfidando le tenebre già calate sull’edificio con poco meno di un’ora di anticipo rispetto all’orario di chiusura. Si aiuta col cellulare, riesce a raggiungere il proprio studio e a recuperare quanto aveva dimenticato. Ma al momento di uscire scopre con sommo dispetto che nel frattempo sono state chiuse le porte, e gli tocca scendere per le scale d’emergenza e scavalcare sotto la pioggia il cancello per le auto, per guadagnare l’uscita.

Mercoledì, ore 8.45. Il professore Adinolfi protesta garbatamente con il custode il quale prende nota ma dice di non sapere chi fosse di turno la sera precedente.

Mercoledì, ore 19,45. Il professore Adinolfi ha terminato di lavorare al computer ed esce dallo studio. L’edificio è di nuovo avvolto nelle tenebre. Nessuno lo ha avvertito di nulla, nessuno ha bussato alla sua porta per verificare se non vi fosse qualcuno. L’università dovrebbe chiudere alle 20, e i docenti dovrebbero lasciare l’edificio alle 19.45 (per l’appunto). Ma evidentemente i custodi di turno di sera hanno la fregola, oppure fanno i dispetti, e comunque non fanno il loro dovere, e il professore Adinolfi scende di nuovo per le scale d’emergenza alla luce del telefonino, poi scavalca il cancello e strappa il cappotto rimasto impigliato nel filo spinato.

Il professore Adinolfi s’è incazzato un po’.

5 risposte a “Il professore Adinolfi

  1. utente anonimo

    Insomma si tratta di dipendenti pubblici fannulloni o demotivati o poco pagati.
    C’è la situazione apparentemente opposta, questa:
    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=93630&sez=HOME_ROMA

    Mio zio (anch’esso dipendente pubblico, bidello) raccontandomi la storia del Pantheon romano prendeva energicamente le difese dei custodi, appellandosi alle norme (se c’è scritto che si chiude alle 18:00 si chiude alle 18, che cascasse il mondo io ho da fare le cose mie). Avete visto come l’eccesso di formalismo deforma le menti? Altro che liste PDL…

    Torno a dire: demotivazione, paghe basse, turni lunghi, etc…

  2. utente anonimo

    Ovviamente il commento precedente non significa che chi crea problemi o lede l’immagine di una istituzione o di un paese (come nel caso del Pantheon) non debba essere penalizzato o licenziato. Ai dipendenti privati questo succede, deve succedere anche a quelli pubblici.
    E così anche ai custodi che vanno via prima, se vanno via prima vuol dire che il livello del salario non dipende dal tempo lavorato. Colpa di chi non controlla e non punisce.

  3. Non c'era anche quella sigletta del programma di Sgarbi, intotolata a "I bidelli delle Università?"…

  4. utente anonimo

    e meno male che non ti hanno scambiato per un ladruncolo in fuga ….
    ora capisco la funzione delle scale antiincendio!
    fatti risarcire per il cappotto ,il rischio ed il disagio!  ..dai bidelli?mbu!
    zizi

  5. il prof adinolfi dimentica che:
    1-nn c'ha er fisico pe' fa' l'incursore (o meglio l'exit-cursore??) 
    2-sa bene che il mercoledì è un classico del calcetto alle 20,00 per poi fare la pizzata ad orario ancora  accettabile, senza rischiare che ci si attofi
    3-il quarto d'ora accademico i docenti possono farlo, dunque non vedo perchè un buon custode,che si sforza tanto d'imparare da voi,nn possa  provare l'ebbrezza della trasgressione? se poi sbaglia il verso  della variabile temporale, è solo dovuta alla mancanza di laurea:  vorremmo fargliene una colpa?
    4-ma il badge di brunetta lì nn sono arrivati ancora? o hanno già inventato il anti-badge??
    saluti dall'aspirante avv del custode. (lascia pure mio n)
    NB consiglio: fatti er binocolo a raggi infrarossi!! (tramite mossad nn dovrebbe essere difficile…

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