Se fossi al posto di Beppe Englaro, forse, qualora il Parlamento approvasse una legge che obbligasse ad alimentare e idratare Eluana Englaro, non proverei a disobbedire, ma mi lascerei morire di fame. Li vorrei vedere costringere a mangiare anche me.
è un bel post, ma io ho paura dei discorsi “se io fossi Englaro”. ho paura anche solo di dare l’impressione di chiedergli di fare o sopportare qualcosa di più rispetto a quanto ha già fatto e sopportato.
Io non voglio produrre alcuna impressione del genere, né pretendo di dire se Englaro possa fare di più o anche solo cosa possa fare. Non di questo parlo. E nemmeno di quello che farei io al posto suo. Anzi: sono sicuro che avrei mostrato meno tempra. Io non credo di avere il diritto di aspettarmi niente, e niente mi aspetto. Io volevo fare solo quel che dice il titolo del post: dire. Dire una cosa estrema, non produrre (in me o in altri) aspettative. E dicendo quella cosa estrema far capire a qual punto estremo si è giunti, al punto che diventerebbe giusto (nel senso dell’uomo giusto di biblica memoria) persino un comportamento come quel comportamento estremo. Giusto qui non vuol dire doveroso, consequenziale, auspicabile, o non so cos’altro