Il bilancio steso da Gianni Vattimo su La Stampa, a 150 anni dalla nascita di Freud: la psicanalisi s’è culturalizzata, dialoga con la filosofia e con la letteratura invece che con le scienze positive, e poi in fondo non ha mai curato le vere malattie, al massimo le nevrosi. E soprattutto, le neuroscienze la stanno spazzando via. L’inconscio non fa a tempo a formarsi, la coscienza non fa a tempo a cacciarci nulla dentro:
"sembra sia stato dimostrato sperimentalmente (misurazioni di millisecondi) che in un atto semplicissimo come il sollevare una mano, la preparazione dell’atto nei neuroni accade ben prima che la coscienza lo registri come rappresentazione e muova il muscolo corrispondente. (E allora la coscienza non può cacciare niente nell’inconscio, il gioco è già fatto prima che essa se ne accorga)".
(Questa dimostrazione sperimentale a me sembra una sciocchezza. Non parlo secondo l’ortodossia freudiana, ma da un punto di vista meramente concettuale).