Che siccome Gian Antonio Stella si è autorizzato con Luigi Einaudi in questo editoriale, qualcosa, sul Mattino, gli si è dovuto ricordare.
(E con una classica manovra a tenaglia, ci ha pensato anche Left Wing)
Che siccome Gian Antonio Stella si è autorizzato con Luigi Einaudi in questo editoriale, qualcosa, sul Mattino, gli si è dovuto ricordare.
(E con una classica manovra a tenaglia, ci ha pensato anche Left Wing)
sì ma quando passi a repubblica?
metti tu una buona parola
vuoi che lo faccia?
ma certo
a tuo rischio
Quanto meno Luigi Einaudi la fatica di uscir di casa, andare in Senato e infilare la scheda nell’urna, sparuta nel mucchio dei si, per votare contro le leggi razziali del ’38. la fece: diversamente da don Benedetto Croce, che aveva cose più urgenti in casa (bagnare il baccalà, raddrizzare i quadri, scrivere un elzeviro antidannunziano, papariare una mezza mattinata), e preferì non uscire. Speriamo che Stella, quando toccherà a lui, se ne ricordi.
girolamo