Il (8vero) pensiero di Einaudi sulla casta

Che siccome Gian Antonio Stella si è autorizzato con Luigi Einaudi in questo editoriale, qualcosa, sul Mattino, gli si è dovuto ricordare.

(E con una classica manovra a tenaglia, ci ha pensato anche Left Wing)

6 risposte a “Il (8vero) pensiero di Einaudi sulla casta

  1. sì ma quando passi a repubblica?

  2. metti tu una buona parola

  3. Quanto meno Luigi Einaudi la fatica di uscir di casa, andare in Senato e infilare la scheda nell’urna, sparuta nel mucchio dei si, per votare contro le leggi razziali del ’38. la fece: diversamente da don Benedetto Croce, che aveva cose più urgenti in casa (bagnare il baccalà, raddrizzare i quadri, scrivere un elzeviro antidannunziano, papariare una mezza mattinata), e preferì non uscire. Speriamo che Stella, quando toccherà a lui, se ne ricordi.

    girolamo

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