"accumulata in massa densissima e con velocità esponenziale, la ricchezza d’Occidente accresce la propria forza d’attrazione, così come nei corpi stellari la crescita della massa fa aumentare la forza di gravità. Più ingrandisce la massa, più l’orizzonte si fa prossimo e invalicabile – fino ad arrivare alla trappola dei buchi neri []. La mancanza di felicità è oggi l’orizzonte stesso degli eventi, un bordo curvo oltre il quale la luce del comfort non riesce ad andare, mentre le stelle seguono strane traiettorie apparenti nella volta celeste e non possono più essere raggiunte.
"Non è cosa degli ultimi anni soltanto. Il vuoto di felicità è visibile in filigrana negli ultimi due secoli di storia: la felicità diserta l’arte, la gioia abbandona la musica, la speranza sparisce dalla letteratura" (S. Consigliere, Sul piacere e sul dolore. Sintomi della mancanza di felicità, DeriveApprodi 2004).